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IT chiede: Perché Linux?

Posted by Meine on 03:12 in
Iniziamo per IT (Isola Telematica, che poi IT è anche la sigla di Information Technology non è un caso), un ciclo di interviste per introdurre i neofiti e i curiosi al mondo dell'Open Source e al software libero.  Il prof.Antonio Cantaro, che ci ha fatto già compagnia in questo spazio, sarà il "Virgilinux"  per chi si è perso nella selva oscura del closed-software. E per chi, proveniente dalla PA o dalle PMI, inizia a pensare di poter risparmiare qualcosina, senza perdere in produttività.



1) Antonio, inizio facendoti una domanda veramente molto basilare: cos'è Linux?
Linux (se vogliamo essere più precisi GNU-Linux) è un sistema operativo. Il sistema operativo è un insieme di programmi che servono a fare funzionare un computer, ossia gestisce il funzionamento di tutte le parti di un computer, dal microprocessore alla memoria alle periferiche (mouse, tastiera, video, stampante, ecc.). Senza il sistema operativo il computer sarebbe come un soprammobile.
I sistemi operativi più utilizzati sono Windows, Mac e Linux.  Ovviamente poi, dopo il sistema operativo, servono i programmi (software)  applicativi: videoscrittura, grafica, browser (per navigare in Internet), multimedia, giochi, ecc…


2) Perché esistono varie distribuzioni, come faccio a sapere qual è la più adatta per me?


Il sistema operativo GNU-Linux o Linux per gli amici, esiste in centinaia di versioni diverse chiamate distribuzioni o distro. Il motivo per cui esistono tante distribuzioni è semplice: ognuno può liberamente e legalmente creare una propria versione del sistema operativo.
Abbiamo detto che il sistema operativo è un insieme di programmi, ebbene Windows ha questi programmi chiusi e blindati, quindi nessuno vi può accedere per modificarli ed ogni cambiamento viene realizzato dalla Microsoft. Linux è un sistema open source, ovvero col codice sorgente aperto e quindi accessibile a tutti. Tanto significa che ognuno, se capace, può modificare e migliorare tale sistema operativo. Va da se che nel mondo vi sono tante persone che hanno la capacità di modificare il codice del sistema operativo e quindi ecco tante versioni magari create per ogni tipo di esigenza.
Per capire quale sia il “Linux” più adatto, basta leggere le note del produttore e capire cosa offre. Ma con un semplice ricerca in internet si hanno molte notizie e suggerimenti. Oggi la distribuzione più diffusa, supportata e semplice è Ubuntu.
Io stesso ho realizzato quattro versioni di Ubuntu Plus Remix. Si tratta di Ubuntu con molto software ed utilità aggiunte, ossia pronto all’uso per una utenza standard, senza bisogno di dovere installare altro. Anzi con gli effetti 3D già abilitati. Per maggiori dettagli su Linux è disponibile la pagina apposita sul sito dell'Istituto Majorana.


3) Davvero con Linux risparmierei soldi? Sai, voglio avviare un'attività ma spenderei un capitale in hardware e licenze.


Moltissime distribuzioni Linux vengono offerte gratuitamente, compreso Ubuntu e le mie versioni Plus. Quindi non serve spendere nulla per il sistema operativo. Avete visto, dal filmato del link precedente, come Ubuntu non abbia nulla da invidiare a nessuno, neppure per grafica. Ma il bello è che molto software è già presente in Linux (Ubuntu). Parliamo di software libero, open source e free.
In ogni caso con un click possiamo installare qualsiasi programma (pacchetti)  vogliamo con possibilità di scelta tra diverse migliaia di software. Basta un collegamento a Internet ed un click del mouse e Linux scarica il software, lo installa e lo sistema per categoria d’appartenenza nell’apposito menu. Ma non ci si ferma a questo, infatti, ogni volta che si aggiornerà il sistema, verranno, automaticamente, aggiornati tutti i programmi (pacchetti) installati. Pensate quanto tempo e fatica risparmiati. Questo è possibile in quanto il software non è commerciale e quindi non serve andare, per ogni programma, nel sito del produttore per cercare ed eventualmente pagare gli aggiornamenti. A questo punto il costo del software è nullo.
 
4) Ma davvero Linux potrebbe dare una mano per risparmiare alla collettività e alla P.A.?

Dopo quanto detto al precedente punto, la risposta è scontata. Dico che l'Amministrazione della Provincia di Bolzano (che non è poi tanto grande), da sola, risparmia oltre un milione di euro l’anno, utilizzando software libero e non commerciale. Questo emerge da un servizio del programma Report andato in onda il 29-04-07, su RAI-3, intitolato "Risparmio digitale".

Vi narro un piccolo aneddoto. Nel mese di ottobre del 2007, sono venuto a conoscenza che la nostra scuola era in procinto di ricevere una fornitura di computer per la nuova aula '’informatica. Il nuovo dirigente scolastico, prof. Vito Parisi, venuto a conoscenza delle mie competenze nel settore, mi chiese di dare un'occhiata al contratto di fornitura. Erano previsti un totale di otto computer con relativo software a pagamento. Troppo pochi per avere un'aula in grado di ospitare una classe. Sapete com'è finita? Con gli stessi soldi, grazie anche alla sensibilità del vincitore della gara, sig. Barone di Gela, i computer sono diventati ben 16 (dico sedici), in grado di soddisfare appieno i bisogni di un'intera classe. Vi chiederete come abbiamo fatto.
Semplice, abbiamo sostituito tutto il software a pagamento previsto dalla fornitura (che poi non era neppure molto, sempre per questioni economiche) con software libero e gratuito.

Con Linux anche i privati possono risparmiare e fare a meno del software pirata, potendo rientrare, immediatamente, nella legalità, dando un addio definitivo ai programmi illegalmente crackati.


5) Uso software proprietario insostituibile, come Photoshop e Microsoft Office, ci sono su Linux?

Certamente, si trovano già installati, ma si chiamano Gimp (The Gimp) e OpenOffice.org, ma come già detto non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. Ecco una tabella comparativa tra software Windows proprietari e software libero e gratuito corrispondente. Altre tabelle e notizie sul sito dell'Istituto Majorana. Se non bastasse potete vedere anche altri metodi per installare software con un click. Credo che non si possa cercare di più.


6) Ho sempre problemi di virus con Windows, e la mia licenza di Norton è scaduta, ma non mi va di rinnovarla, ho ugualmente il PC pieno di malware.

Normalmente un virus può anche entrare in Linux, ma resta cosa morta in quanto sarebbe un file senza nessuna conseguenza non potendo funzionare sotto Ubuntu (Linux). Ad esempio un ActiveX è roba morta sotto Linux ed è una mina sotto Windows. Lo stesso dicasi per un file .exe che risulta acqua di fonte (sotto Linux) ed una bomba sotto Windows. Anche se in Linux abbiamo installato Wine che ci consente di utilizzare i file .exe, il virus  potrebbe produrre danni solo per un utente. In ogni caso non produrrebbe danni al sistema operativo in quanto per accedere ai file di sistema (modificarli o cancellarli) il virus dovrebbe conoscere la password (e non può conoscerla). Detto questo Linux è molto sicuro anche senza nessun antivirus installato. Sicuramente più sicuro di Windows anche se munito di un ottimo antivirus.  Questo però non significa che del virus te ne debba fregare, nel senso che se non fa male a te potrebbe fare male ad un tuo amico.
Esempio: un virus nel tuo computer sotto Ubuntu è un file morto senza nessuna vitalità e quindi innocuo, ma se lo trasmetti (anche a tua insaputa)  a un amico che ha Windows, quel virus arrecherà danni al computer del tuo amico, in quanto sotto Windows riprenderà tutta la sua vitalità.  Quindi io non consiglio un antivirus attivo in quanto rallenterebbe, inesorabilmente, Linux (come avviene per Windows). Consiglio, invece, un antivirus non attivo da utilizzare per una scansione di controllo, di tanto in tanto, allo scopo di garantire gli amici che usano Windows.
Ma potrei dire che possiamo non considerare la cosa in quanto chi usa Windows deve necessariamente fare uso di un antivirus.

 
7) Ho gli scaffali intasati di confezioni bundle dei programmi e non ho nemmeno il tempo di lasciare il vecchio PC all'isola ecologica, ma ti pare possibile?

Come già detto, con Linux, non servono programmi a prezzo scontato o programmi con limitazioni o un mare di CD-DVD. Ci serve solo una connessione internet ed un click del mouse. In Linux esistono i repositories, ossia delle liste di software. Basta scorrere il repository o cercare il software che ciò interessa ed ecco che Linux lo scarica, lo installa e lo sistema nell’apposito menù, ordinandolo per categoria d’appartenenza. Con lo stesso sistema lo aggiorna, automaticamente, ogni qualvolta viene pubblicata una nuova versione del software medesimo.
Un repository è quindi un indice, con un piccolo sommario, del software disponibile ed installabile. Da quando uso Linux non ho più un CD o DVD contenente software (commerciale, bundle, demo, ecc...).
Fonte:IstitutoMajorana

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